Quando il cervello distorce la percezione del corpo e dello spazio
Immagina di guardarti le mani e vederle enormi. Non "sembrano" grandi — le vedi grandi, con la stessa certezza con cui vedi il colore del muro. Oppure il contrario: le tue mani sono minuscole, lontanissime, come se appartenessero a qualcun altro visto attraverso un binocolo rovesciato.
Questa non è fantasia. Non è un sogno. È una condizione neurologica reale che prende il nome dal romanzo di Lewis Carroll: la Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie, o AIWS.
Quando la Percezione Mente
La AIWS non è un disturbo psichiatrico. Non stai "immaginando" cose. Il problema è nel modo in cui il cervello elabora le informazioni sensoriali — la pipeline che trasforma i dati grezzi degli occhi e del corpo in quella che chiamiamo "realtà".
I sintomi più comuni riguardano la percezione delle dimensioni. Il tuo corpo, o parti di esso, appare distorto: mani gigantesche, testa minuscola, gambe che si allungano all'infinito. A volte è l'ambiente: la stanza si restringe, il soffitto si abbassa, gli oggetti pulsano avvicinandosi e allontanandosi.
Ma la distorsione non si ferma allo spazio. Anche il tempo può deformarsi. I minuti si trascinano come ore. Oppure le ore passano in un battito di ciglia. La percezione del tempo, come quella dello spazio, è una costruzione del cervello — e come ogni costruzione, può andare storta.
Non Sei Solo
La AIWS è più comune di quanto si pensi, soprattutto nei bambini. Molti la sperimentano durante le emicranie o la febbre alta e non ne parlano mai, convinti di aver avuto un'esperienza inspiegabile e probabilmente preoccupante.
"Da bambino, prima di addormentarmi, a volte sentivo le mani gonfiarsi come palloni. Durò anni. Non lo dissi mai a nessuno."
Questo racconto anonimo è tipico. La AIWS spesso si manifesta la sera, quando il cervello è stanco e le difese percettive si abbassano. I bambini la sperimentano più frequentemente degli adulti, probabilmente perché il loro sistema percettivo è ancora in sviluppo.
La connessione con l'emicrania è particolarmente forte. Molti pazienti con emicrania con aura riportano episodi di distorsione percettiva. Alcuni ricercatori pensano che lo stesso Lewis Carroll, noto emicranico, abbia attinto alle proprie esperienze per descrivere le trasformazioni di Alice.
Il Cervello Come Costruttore di Mondi
La AIWS ci ricorda qualcosa di fondamentale: la realtà che percepisci non è la realtà. È un modello, una simulazione costruita dal tuo cervello sulla base di dati incompleti e ambigui.
I tuoi occhi non vedono "la stanza". Ricevono pattern di luce. Il tuo cervello interpreta quei pattern, li confronta con memorie e aspettative, e costruisce un modello tridimensionale che ti presenta come "la stanza". Tutto questo avviene in millisecondi, senza che tu ne sia consapevole.
Normalmente questo processo funziona così bene che lo diamo per scontato. Ma la AIWS mostra cosa succede quando qualcosa va storto nella pipeline. Il modello si rompe. Le dimensioni diventano fluide. Lo spazio si deforma.
È inquietante, ma anche illuminante. Ti costringe a confrontarti con il fatto che la tua percezione "normale" non è più "vera" di quella distorta — è solo più consistente, più utile per navigare il mondo. Ma rimane una costruzione.
Le Cause
La AIWS può essere scatenata da diverse condizioni:
Emicrania — La causa più comune negli adulti. Le distorsioni spesso precedono o accompagnano l'attacco.
Infezioni virali — Il virus Epstein-Barr (mononucleosi) è particolarmente associato alla AIWS, soprattutto nei bambini.
Epilessia — Alcuni tipi di crisi epilettiche, specialmente quelle che originano nel lobo temporale, possono causare distorsioni percettive simili.
Febbre alta — Il cervello surriscaldato può produrre glitch percettivi temporanei.
Sostanze psicoattive — LSD e altre sostanze possono indurre esperienze simili, anche se il meccanismo è diverso.
Nessuna causa apparente — In molti casi, specialmente nei bambini, gli episodi si verificano senza trigger identificabili e tendono a diminuire con l'età.
Il Terrore e la Meraviglia
Chi sperimenta la AIWS per la prima volta spesso è terrorizzato. La sensazione che il proprio corpo o l'ambiente stiano cambiando dimensioni è profondamente disturbante. Può sembrare l'inizio di una psicosi, la perdita del contatto con la realtà.
Ma c'è anche chi, dopo aver capito cosa sta succedendo, sviluppa una sorta di fascino per questi episodi. Sono finestre su un modo diverso di percepire. Ricordano che la realtà è più malleabile di quanto sembri.
"Una volta capito che non stavo impazzendo, ho iniziato quasi ad apprezzare quegli episodi. Era come vedere il codice sorgente della percezione."
Lewis Carroll ha trasformato questa esperienza in letteratura. Alice che cresce e rimpicciolisce, che trova porte troppo piccole per passare, che deve mangiare funghi per aggiustare le sue dimensioni — non è solo fantasia. È una descrizione accurata, quasi clinica, di cosa significa vivere con la AIWS.
Cosa Fare
Se sperimenti episodi di AIWS, la prima cosa da fare è escludere cause gravi. Una visita neurologica è consigliata, specialmente se gli episodi sono frequenti o accompagnati da altri sintomi.
Nella maggior parte dei casi, però, la AIWS è benigna. Gli episodi passano da soli, di solito in pochi minuti. Sapere cosa sta succedendo — che è un glitch percettivo, non una perdita di sanità mentale — può togliere gran parte dell'ansia.
Per chi soffre di emicrania, gestire i trigger dell'emicrania spesso riduce anche gli episodi di AIWS. Sonno regolare, riduzione dello stress, evitare certi cibi — le solite raccomandazioni per l'emicrania.
Per i bambini, la cosa più importante è rassicurazione. Sapere che mamma e papà sanno cosa sta succedendo, che non è pericoloso, che passerà — questo può trasformare un'esperienza terrificante in qualcosa di gestibile, persino interessante.
La Lezione
La AIWS è un promemoria vivente che la percezione non è passiva. Non sei una telecamera che registra la realtà. Sei un cervello che costruisce attivamente un modello del mondo, momento per momento, basandosi su dati frammentari e aspettative apprese.
Questo modello di solito funziona. Ti permette di camminare senza sbattere contro i muri, di afferrare oggetti, di navigare lo spazio. Ma non è la realtà. È la tua realtà — una versione, una interpretazione, una costruzione.
Chi ha sperimentato la AIWS lo sa in modo viscerale. Ha visto il modello rompersi. Ha guardato le proprie mani diventare enormi o minuscole e ha capito, in quel momento, che la "normalità" è fragile quanto la distorsione.
È una lezione che vale per tutti. Non serve avere la AIWS per capire che la percezione è costruzione. Basta ricordare che ogni volta che "vedi" qualcosa, stai in realtà completando un puzzle con pezzi mancanti, riempiendo i vuoti con aspettative e memorie. Il mondo che vedi è reale — ma è anche, inevitabilmente, tuo.